Grandioso percorso ad anello di 5 giorni (4 notti) nel LAGORAI MERIDIONALE – CIMA
D’ASTA. L’itinerario si svolge in quota e percorre parte della TRANSLAGORAI per poi
spingersi verso il gruppo granitico di CIMA D’ASTA-CIMON RAVA e quindi ritornare al
punto di partenza al passo Manghen. Grandi paesaggi sulle valli sottostanti con i bei
laghetti alpini, alpeggi e malghe ancora attive. Notevole interesse storico testimoniato da
trincee, camminamenti ed opere risalenti alla Grande Guerra. Il percorso si svolge su
sentieri escursionistici ad esclusione della variante facoltativa per il sentiero attrezzato
Gabrielli per Cima d’Asta (EEA) e circa 15 metri di cordino fisso per raggiungere Forcella
Orsera (elementare). La partenza in quota non impegna in grandi dislivelli, ma comunque
richiede un allenamento adeguato. Le ore di cammino giornaliere indicate si intendono
senza soste.
Dislivello totale in salita 2.760 m, altrettanti in discesa. Sviluppo totale 53 km.
PUNTI DI INTERESSE STORICO:
MONTE VALPIANA – Ospedale Austroungarico HERTA MILLER HAUS (1° Museo
all’Aperto);
CROZ DI PRIMALUNETTA (2° Museo all’Aperto);
FORCELLA MAGNA
CIMA SOCEDE (3° Museo all’Aperto);
COME RAGGIUNGERE il PASSO MANGHEN: Da Borgo Valsugana (numerose
indicazioni) in circa 40 minuti di automobile (23 km) seguendo la tortuosa ma comoda SP.
31 che risale la Val Calamento. Al passo c’è un ristorante senza possibilità di alloggio.
Diversi parcheggi. Da Molina di Fiemme sono 17 km su comoda strada asfaltata.
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PRIMO GIORNO: Dal PASSO MANGHEN (mt. 2047) alla VAL CAMPELLE (mt 1400)
400 mt in salita, 1000 in discesa (circa), km 17,00 di sviluppo, 5 ore e 30′ di cammino.
Raggiunto il Passo Manghen per la strada provinciale che sale da Borgo Valsugana, si
parcheggia e si imbocca il sentiero Sat 322. Passata Forcella Ziolera (mt 2239), dopo circa
30 minuti, si arriva al bivio (mt. 2278 – tabella SAT) da dove il sentiero SAT 398 in circa
un’ora e con poco dislivello porta a Monte Valpiana (mt 2368). Il sentiero percorre in gran
parte una vecchia mulattiera militare, è comodo e segnato. Evidenti e ben conservate le
opere della Prima Guerra Mondiale (gallerie, trincee, camminamenti e reticolati) che
culminano con i ruderi da poco restaurati dell’ OSPEDALETTO DI PRIMO SOCCORSO
AUSTRO UNGARICO dedicato a HERTA MILLER (mt 2341 – 1° Museo all’aperto).
Dalla vicina cima si gode un gran panorama verso il gruppo di Cima d’Asta/Cimon Rava e
la Catena del Lagorai. Si ritorna sui propri passi fino al bivio che indicava Monte Valpiana
e si riprende il SAT 322 fino a Forcella Pala del Becco, qui diventa SAT 322b e lo si
percorre fino al Lago di Montalon. Dal lago, percorrendo il SAT 362 si scende in circa
un’ora e 30′ in Val Campelle dove si sosta per la prima notte.
PUNTI DI APPOGGIO:
Ristorante Baita Passo MANGHEN, senza possibilità di pernottamento. Tel.0461.766215
– cell. 347.8564172 – www.visitfiemme.it
Albergo SAT LAGORAI, 30 posti letto, ristorante. Tel. 333.6528048 – www.satlagorai.it
Rifugio CARLETTINI, 40 posti letto, ristorante. Tel. 345.9724899 – www.rifugiocarlettini.it
PUNTI SALIENTI: Ospedaletto di Primo Soccorso Herta Miller, il sentiero di guerra con le
opere, il grandioso panorama.
NOTE: tappa non impegnativa da percorrere con calma godendo del panorama.
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SECONDO GIORNO: Dalla Val CAMPELLE (mt 1400) al Rif. CALDENAVE (mt 1792)
904 mt in salita, 520 mt in discesa (circa), 13,00 km di sviluppo, 5 ore di cammino.
Trascorsa la notte in una delle strutture della Val Campelle si seguono le indicazioni per
Malga Cenon di Sopra imboccando la strada forestale (SAT 333) fino al bivio per il
sentiero L34 (100 metri prima di Malga Val de Prà). Da qui si risale il sentiero che dalla
malga sale deciso, ma sempre facile, fino alla sommità del Monte Cenon (mt 2278). Dalla
cima si prosegue per agevole crinale fino alle tricee da poco recuperate del CROZ DI
PRIMALUNETTA (mt 2304 – 2° Museo all’ aperto). Bivacco in posizione panoramica
pochi metri sotto la sommità. Si segue il sentiero segnato bianco/rosso fino all’inizio di un
canale che scende deciso in direzione sud, sud ovest. La discesa è su tortuoso sentiero di
guerra con bolli rossi sui lati, percorso obbligato sino alla base dove il sentiero riprende
verso la vostra sinistra con la consueta segnaletica bianco/rosso. Dalla base del canale in
breve si arriva a Forcella Caldenave (mt 2139) e quindi, attraversando la testata della val
delle Rudole, si prosegue per breve tratto fino a Forcella delle Taverade (mt 2.190). Da
qui con ampie zete il sentiero scende nella bella piana sottostante il Tombolin di
Caldenave e va ad intercettare il sentiero SAT 332 proveniente da Forcella Ravetta, lo si
percorre a scendere fino alla bella piana del Rifugio Caldenave (mt.1792).
PUNTI DI APPOGGIO:
Rifugio Alpino CALDENAVE, 22 posti letto, ristorante. Tel. 348.2564848 –
www.altaviadelgranito.it
Bivacco incustodito di Cima Croz di Primalunetta.
PUNTI SALIENTI: Da Cima Cenon a Cima Croz di Primalunetta su crinale con le belle
trincee recentemente recuperate (2° Museo all’aperto). Bel panorama sulla Valsugana.
CONSIGLIATO: al rifugio Caldenave ci si può fermare un giorno in più per compiere il giro
della Cresta del Frate e completare l’esplorazione del Gruppo granitico di Cima d’Asta –
Cimon Rava (6 ore circa da Caldenave a Caldenave).
NOTE: bel passaggio in cresta da Cima Cenon al Croz di Primalunetta su percorso di
guerra con grande panorama verso la Valsugana e l’Altopiano di Asiago.
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TERZO GIORNO: Dal Rif. CALDENAVE “Claudio e Renzo” (1.792 m) al Rifugio CIMA
D’ASTA “Ottone Brentari” (2.476 m)
Dislivello 1.020 m In salita, 330 m in discesa, km 13,00 di sviluppo, 7 ore di cammino
circa.
Dal rifugio Caldenave si percorre brevemente il sentiero SAT 332 fino alla deviazione per
la selvaggia Val Orsera, sent. 373 A/Bis e quindi si sale fino all’omonima forcella a quota
2.306 (un’ora e ’30 – presenza di un cordino di sicurezza circa 50 metri prima della
forcella). Qui si incrocia il sentiero Sat 373 che scende da Forcella Segura e prosegue
verso nord per Forcella delle Buse Todesche (2.309 m). Si prende questa direzione, ma
poco prima di arrivare in forcella (tabelle Sat) si prosegue per il SAT 373 che in circa due
ore porta a forcella Magna (2.117 m), importante valico che mette in comunicazione la Val
Sorgazza e l’alta Val Cia. Dalla Magna si prende il sentiero Italia (SI) 326 che dopo il bivio
per la ferrata Gabrielli scende ad intercettare il sentiero 327 che da Malga Sorgazza sale
al Rifugio Cima d’Asta “Ottone Brentari” (2 ore e ’30 circa dalla forcella Magna).
Variante: dal Rif. Caldenave, in circa 2 ore di cammino, è possibile raggiungere la Forcella
delle Buse Tedesche seguendo il sentiero SAT 360 che passa per i suggestiuvi laghetti
della Val dell’inferno.
Per i più esperti dalla Forcella Magna si può salire a Forcella Socede (2.516 m) lungo il
panoramico sentiero attrezzato (EEA, percorso alpinistico per esperti, si consigliano
attrezzatura e capacità adeguate) in circa 2 ore e 30′, 400 m di dislivello. Dalla Forcella
Socede in circa 20 minuti si scende al rifugio Cima d’Asta.
PUNTI DI APPOGGIO:
– Ricovero Lasteati/Coro Sasso Rotto.
– Rifugio Alpino CIMA D’ASTA “Ottone Brentari”, 56 posti letto, ristorante.
Tel. 0461.594100 – www.altaviadelgranito.it
PUNTI SALIENTI: la piana di Caldenave, la selvaggia Val Orsera, opere e sentieri di
guerra, il grande panorama su Cima d’Asta.
NOTE: è la tappa più lunga del trekking. Il sentiero attrezzato Gabrielli (EEA), facile ma da
non sottovalutare, va affrontato con adeguata preparazione ed idonea attrezzatura.
CONSIGLIATO: con un giorno/notte in pù al Rif. Ottone Brentari si può percorrere il Giro
del Zimon, anello in quota di Cima d’Asta.
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QUARTO GIORNO: Dal Rifugio CIMA D’ASTA Ottone Brentari (2.476 m) al Rifugio
MALGA CONSERIA (1.856 m).
Dislivello 350 m in salita, 700 in discesa, km 10 di sviluppo, 4 ore e 30′ di cammino.
Di buon mattino, in circa un’ora e 15′ (371 metri di dislivello) si può salire Cima d’Asta
(2.847 m), la più alta del gruppo, e godere dello splendido panorama che nelle giornate più
limpide permette di vedere fino a Venezia ed il mar Adriatico (salita facoltativa). Dal rifugio
si sale a Forc. Socede (2.516 m) e valicatala si scende per il selvaggio Vallone
Occidentale (SAT 380) fino a Forcella Magna 2.117 m(2 ore e 30′ circa). Dalla Magna, per
sentiero Sat 326 che segue un piacevole saliscendi, in un’ora e ’30 circa si raggiunge il
Passo Cinque Croci (2.076 m). e poi il Rifugio Malga Conseria Poco prima di arrivare al
Passo Cinque Croci si incontra la tabella che indica la deviazione per CIMA SOCEDE (3°
Museo all’Aperto), sede di un pregevole ripristino di trincee e fortificazioni della Prima
Guerra Mondiale . Dalla Cima il sentiero prosegue direttamente per il passo e quindi per il
Rifugio Conseria 1.856 m (tel. 349.5507733).
PUNTI DI APPOGGIO:
– Rifugio Alpino MALGA CONSERIA, 22 posti letto, ristorante. Tel. 349.5507733 –
www.rifugioconseria.it
PUNTI SALIENTI: da Cima d’Asta, la più alta del gruppo, nelle giornate limpide si può
vedere Venezia ed il mare Adriatico. Le trincee di Monte Socede, 3° Museo all’Aperto del
trekking.
CONSIGLIATO: al Rifugio Conseria ci si può fermare un giorno in più per il relax o
completare l’esplorazione del circondario (Laghetti del Lasteati per esempio).
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QUINTO GIORNO: dal Rif. MALGA CONSERIA (1.856 m) al PASSO MANGHEN (2.047
m).
Dislivello 830 m in salita, 640 in discesa, km 12,600 di sviluppo, 5 ore di cammino.
Dal Rifugio Conseria in pochi minuti si risale al Passo Cinque Croci. Da qui si prosegue
per Malga Val Cion (sentiero SAT 318, un’ora, 170 m disl.). Dalla Malga si prende il
sentiero 318 fino a Forcella Valsorda passando per Passo Val Cion (un’ora e 30′). Dalla
Forcella Valsorda seguendo il Sat 322 in circa 2 ore e ’30 si arriva al Passo Manghen.
PUNTI DI APPOGGIO: Malga Val Cion (non gestita).
PUNTI SALIENTI: panorama completo sulla Catena del Lagorai – Cima d’Asta e sul
versante nord (Val di Fiemme).
NOTE: poco dislivello e medio sviluppo offrono una piacevole e camminata di rientro al
Passo Manghen. Si percorre un tratto della Translagorai sul lato settentrionale del
gruppo.
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IL TREKKING SI PERCORRE ANCHE NEL SENSO INVERSO
CARTOGRAFIA:
Kompass 626, Catena del Lagorai e Cima d’Asta
Tabacco 058, Valsugana – Tesino – Lagorai – Cima d’Asta
BIBLIOGRAFIA: Guida dei Monti D’Italia (TCI – CAI) – LAGORAI CIMA D’ASTA di Mario Corradini
TEMPI DI PERCORRENZA: i tempi indicati si riferiscono al solo cammino per un escursionista mediamente
allenato, non sono incluse eventuali soste.
DISLIVELLI: sono calcolati dalla quota più alta alla più bassa, come riportato sulla carta geografica, non
sono stati rilevati da GPS
EQUIPAGGIAMENTO: equipaggiamento da alta montagna, consigliate pedule con suola flessibile
PRENOTAZIONI DEI RIFUGI: si consiglia di prenotare con ampio anticipo, specialmente per i fine settimana
ed il mese di agosto.
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